Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia

PAESAGGI REGGINI

PAESAGGI REGGINI: VERSO UN PROGETTO SPERIMENTALE PER LA TUTELA DEI CENTRI STORICI TRA CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO E CODICE

Il progetto nasce dalla consapevolezza che si è ancora ben lontani dal trattare i centri storici come “beni paesaggistici a valenza culturale” da identificare e perimetrare attraverso un processo partecipativo di valutazione sia degli aspetti storico-culturali e tipologico-formali identitari, sia dei caratteri distintivi del paesaggio complessivo in cui si collocano e, non per ultimo, delle forme di governo che possano garantire le trasformazioni future salvaguardando i valori espressi. I centri storici della Calabria sono ricchi di storia millenaria delle popolazioni che hanno abitato, vissuto o semplicemente attraversato i territori a cui appartengono i centri storici che tali popolazioni hanno costruito. I segni delle culture di questi popoli sono spesso leggibili nella stratificazione storica del patrimonio materiale e immateriale del territorio e conservate, o irrimediabilmente trasformate soprattutto nelle architetture, nei manufatti e nel paesaggio dei centri abitati che hanno visto intervenire l’uomo nel corso del tempo.
Appare sempre più evidente come la presenza umana sia la condizione necessaria per qualsiasi opera di contrasto al pesante fenomeno dell’abbandono, soprattutto dei centri delle aree interne, nonché di rinascita sostenibile di questi luoghi.
Rinascita che non deve passare, come è avvenuto e spesso avviene, sulla brutale cancellazione delle tracce della storia e dell’identità all’inseguimento, a volte, di una discutibile modernità ma nemmeno sulla conservazione statica e inamovibile del patrimonio materiale fortemente degradato.
Bisogna intervenire in maniera equilibrata sulla base della valutazione dei valori espressi nei singoli centri storici in esame. È utile fissare dei criteri che, in una scala gerarchica di importanza sotto vari profili, identifichino priorità e modalità di intervento in termini di tutela e valorizzazione di questi territori, a cui associare modalità e possibili azioni di trasformazione ed uso che agiscano sui valori e sulle potenzialità esistenti.
Il progetto “Paesaggi reggini” si è prefissato l’obiettivo di giungere alla definizione di un perimetro certo dei centri storici da tutelare mediante l’apposizione di un vincolo generale ai sensi della lettera c) dell’art.136 del Codice, di una sua vestizione dettagliata e di un codice di pratica contestualizzato per ogni centro storico selezionato.
Tale attività di identificazione e perimetrazione viene svolta mediante un processo partecipativo che coinvolge oltre al MiC, attraverso questa Soprintendenza, le altre istituzioni territorialmente interessate (Regione, Città Metropolitana di Reggio e Comuni), i tecnici locali e i cittadini in un concreto dialogo sinergico al fine di cogliere appieno i valori e condividere le nuove regole per il governo delle trasformazioni.
Il progetto incarna in pieno i dettami della Convenzione Europea del Paesaggio (CEP) che individua nei cittadini e negli attori locali i fautori del paesaggio a cui appartengono e che contribuiscono a costruire e trasformare continuamente. Per questa ragione il progetto “Paesaggi reggini” prevede l’organizzazione e la realizzazione di incontri laboratoriali in ogni singolo territorio coinvolto per una reale attività di partecipazione dei portatori di interesse, che arricchisca il tradizionale processo di conoscenza tecnica dei valori architettonici e storico-culturali con la conoscenza sociale dei valori identitari.
Questo approccio può essere considerato una prima innovazione di metodo per la tutela dei centri storici tra Convenzione europea del paesaggio e Codice.
Una seconda innovazione metodologica risiede nella modalità di selezione dei centri storici da tutelare e della relativa priorità di intervento sulla base dei valori espressi e del rischio di compromissione, reale o potenziale, in atto. La scelta di priorità, rispetto ai 97 comuni del territorio metropolitano, è avvenuta mediate l’applicazione di un modello di analisi multidimensionale (Multi-Criteria Decision Making – MCDM), che rappresenta un “modello di aiuto alle decisioni” adeguato a questo tipo di interventi. Nell’ambito del progetto “Paesaggi reggini” sono stati selezionati ad oggi i seguenti centri storici:
Africo Vecchio, Ardore, Bova, Brancaleone Vetus , Bruzzano Zeffirio, Caulonia, Gallicianò, Gerace, Gioiosa Ionica, Mammola, Monasterace, Palizzi, Placanica, Riace, Roghudi Vecchio, Samo (Precacore), San Giorgio Morgeto, Siderno Superiore, Staiti, Stilo.
Responsabili del progetto:
Dott.ssa Maria Mallemace, Segretario Regionale del MiC e Soprintendente (ad interim) Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia;
Arch. Rita Cicero, Coordinatrice e RUP del progetto – Soprintendenza ABAP per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia.
Gruppo di lavoro Architetti:
Antonio Bonifacio, Vincenzo Carone, Chiara Corazziere, Caterina Gironda, Maurizio G. Imperio, Elisa Morano, Luigi Scaramuzzino.
Coordinamento laboratori di partecipazione:
Arch. Maurizio G. Imperio

Ultimo aggiornamento

15 Maggio 2025, 07:38